C’era una volta un bellissimo e vecchio albero.
Era un albero molto speciale perché era un albero parlante. Dalle foglie dei suoi rami uscivano ogni giorno e in ogni stagione dell’anno tantissime voci, che la gente ascoltava e a cui anche, spesso, rispondeva.
L’albero parlante era conosciuto da tutti come l’Albero di RadioBase.
Le persone lo amavano molto perché era un albero generoso e gentile, sempre ricco di storie da raccontare, di notizie da dare e di cose da proporre. Era anche un albero nato molto povero: le sue radici erano nate in campagna, in una terra di contadini, vicino a una stalla … poi, quando si era fatto grande, lo avevano portato in città e lì i suoi rami si erano moltiplicati, le sue foglie fatte sempre più folte e numerose, e le parole che diffondeva raggiungevano sempre più persone.
C’era sempre, per la verità, qualche problema: bisognava spesso dargli acqua, tenerlo vivo, curarlo. ma l’albero riusciva a trovare sempre nuove cose interessanti da raccontare e i suoi rami crescevano.
Poi però la situazione, con gli anni, cambiò.
Attorno a lui erano stati piantati tanti altri alberi parlanti ma molto diversi da lui: erano alberi più nuovi, più alti, magari con meno rami e con meno foglie ma capaci di parlare a voce più alta e di farsi sentire più lontano.
Le radici dell’Albero di RadioBase erano sempre forti e i suoi rami carichi di foglie piene di parole ma gradualmente le sue voci faticarono sempre di più a farsi sentire e le persone preferivano ascoltare gli alberi più alti e le voci più forti.
Piano piano l’albero cominciò a perdere forza e fiducia: serviva sempre più acqua per ravvivarlo e per far sentire le voci delle sue foglie. Così un giorno l’albero decise di arrendersi: sarebbe diventato un albero in pensione, che dopo quarant’anni avrebbe potuto riposarsi e stare al sicuro, senza sentirsi assediato da tutti quegli alberi moderni e un po’ chiassosi…
Ma non finì così: le radici, quelle più coraggiose e forse anche un po’ ardite, ricominciarono a farsi strada e a pensare a come far rinverdire e rinvigorire l’albero.
Certo: le difficoltà erano davvero tante. Era passato molto tempo e tanti rami si erano rinsecchiti, ma alcuni avevano ancora il desiderio di parlare, di far sentire alle persone la loro voce e la loro musica ….
Riusciranno nel loro progetto? Troveranno chi li aiuterà a ridiventare di nuovo un albero capace di offrire a tanti una voce nuova diversa e speciale?
Noi crediamo di sì e voi?
Se tutti insieme daremo una mano, siamo convinti che l’albero parlante di RadioBase ritroverà la voce e tutti faremo parte di quelle coraggiose radici….
Non serve, in fondo, molto per aiutarlo: un piccolo bicchiere d’acqua moltiplicato tante volte farà una sorgente!
Grazie!
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