Daryl Hall & John Oates
“H2O”, 1982 (RCA Records)
pop-rock
di Luca Petruzziello
Arrivano al successo in Italia con il singolo Private Eyes e la presentazione di Lucio Dalla, che ne parla in un’intervista rilasciata alla tv nazionale!
Il duo Hall & Oates, anche se sarebbe però meglio parlare di trio visto che Sara Allen compagna di Daryl Hall sarà determinante per il successo mondiale, ha alle spalle già un decennio di carriera con ottimi risultati in terra USA; ma sarà con il lavoro Private Eyes e soprattutto con H2O che raggiungeranno stabilmente i vertici delle classifiche mondiali!
Private eyes , come accennavo, apre la strada con le hit: I can’t go for that (usata in tempi più o meno recenti anche dai Simply Red come base per un loro brano) ed appunto Private eyes; entrambe scritte con la partecipazione di Sara Allen!
La nostra pietra miliare H2O colpisce già dalla prima traccia; Maneater ha la tipica intro che ti resta scolpita nel cervello, riff di basso elettrico che non lascia scampo, come accade per tanti altri successi (dai Queen ai Kiss ad esempio).
La voce di Hall poi completa il quadro; quando ascolto lui non posso non pensare ad un altro mito della musica: Todd Rundgren, i due collaboreranno in tempi più o meno recenti nella sit-music Daryl’s house, dove Hall ospita di volta in volta amici musicisti con cui suonare i successi di entrambi dal vivo (fruibile sul web sin dal 2007), e di cui parleremo sicuramente in futuro!
Ma torniamo alla nostra pietra miliare, che prosegue con Crime Pains, un brano che scorre leggero con le classiche ritmiche elettroniche dell’epoca; Art of heartbreak ci porta nuovamente al rock, seppur leggero, prima di immergerci in un altro pezzo epico; One on one infatti, ci catapulta in atmosfere soft senza tempo!
Da qui in poi sarà una carrellata, di brani, da ascoltare tutta di un fiato; bellezza compositiva e grinta non lasciano spazio a pause di alcun tipo.
Open all night, Family man (cover del brano di Mike Oldfield), Italians girl e tutti gli altri ci conducono al gran finale, dove Go Solo darà la giusta conclusione ad un album che resterà nei ricordi di chiunque abbia la fortuna di ascoltarlo.
Il duo successivamente ci regalerà molti altri successi, da Adult education ad Out of touch sino a Do it for love, e qualche buon album solistico, senza mai perdere la loro caratteristica di artisti dal tocco raffinato.
La capacità, cioè, di produrre musica a 360°, attraversando le mode ed il tempo, restando fedele allo spirito rock&soul che ha contribuito a creare il loro sound!
Buona musica a tutti!