Sade
“Diamond life”, 1984 (Epic)
Soul-jazz
di Riccardo Savazzi
L’artista africana Helen Sade Adu, all’anagrafe Helen Folasade Adu, nasce in Nigeria, da madre inglese e da padre nigeriano e giovanissima (quattro anni), dopo la separazione tra i due, si traferisce con la madre in Gran Bretagna (Essex).
Nonostante l’educazione formale prettamente inglese ricevuta, le sue origini africane non vengono completamente cancellate.
Infatti, la giovane Sade cresce ascoltando esclusivamente musica black-soul ed artisti come, Curtis Mayfield, Marvin Gaye e soprattutto Nina Simone, in cui la dimensione tragica e la fede religiosa dei brani, consentiranno a Sade di mantenere vivido il legame con la sua Terra arcaica.
Dopo una breve esperienza come stilista e come modella part-time, la carriera musicale di Sade inizia come cantante di supporto di alcuni gruppi britannici (Ariva e Pride), per poi fondare nel 1982 il gruppo “Sade”, portandosi dietro dai Pride i musicisti migliori e più indirizzati verso il rhythm and blues (R&B o R’n’B), Stuard Matthewman, Paul Spencer Denman e Paul Anthony Cook.
Nel luglio del 1984, dopo l’uscita dal gruppo di P.A. Cook a cui subentra nel 1983 Andrew Hale, viene pubblicato l’album d’esordio “Diamond Life” dove il R’n’B di Sade e del suo gruppo si differenzia nettamente da quello di tutti gli altri artisti black del periodo (ritmiche plastiche, frutto di drum-machine, con componenti sensuali ed erotiche fortissime).
In questo album, invece, Sade incanta l’ascoltatore con melodie sofisticate, con brani dove si respira sì il soul della Motown ma anche il pop più tradizionale e bianco, in cui jazz e un groove pacato e suadente sono la base su cui si adagiano accattivanti ritmi di samba (“Smooth Operator” e “When Am I Going To Make A Living”) o delicate canzoni d’amore (“Your Love Is King”); degne di nota anche la ballabile “Hang On To Your Love” e la cover di “Why Can’t We Live Together” di Timmy Tomas.
In tutte e nove le tracce dell’album (testi di Sade e musiche di Stuart Mattewman) la voce profonda e ammaliante di Sade Adu, anche a distanza di molti anni, ti rapisce con musica d’atmosfera, ricca di promesse fascinose.
Buon Ascolto.