Le piccole storie di Maria Vittoria Grassi
C’era una volta un principe Rosa, il cui infelice destino era quello di essere perennemente deriso in tutti i “lieto fine” di tutte le favole. Quando la favola stava per concludersi e lui compariva sul suo cavallo bianco, pronto a salvare e a sposare fanciulle in pericolo o belle addormentate, tutti cominciavano a sghignazzare e a prenderlo in giro e persino le più dolci e riservate principesse venivano colte da convulsi di risa tali da impedire il normale concludersi della vicenda.
Una volta ci fu addirittura una Biancaneve che, per il troppo ridere, morì definitivamente e il povero principe Rosa fu inseguito per chilometri dai nani inferociti che volevano prenderlo a randellate. Il suo problema era di essere definitivamente e irreversibilmente rosa: qualsiasi vestito o mantello indossasse questo diventava immediatamente rosa e, per di più, di un rosa violento, aggressivo, senza sfumature… Anche il pennacchio piumato del suo cappello assumeva la stessa tinta, e persino la carnagione del principe si faceva, con gli anni, sempre più rosea, come un confetto da battesimo.
Passarono gli anni, anzi i secoli… e l’infelice principe, che si era ad un certo punto ritirato a vita privata, si trovò pian piano in sempre più numerosa compagnia: le favole con principesse e streghe erano passate di moda, i nanetti comparivano meglio nei film, le fate facevano l’oroscopo alla TV. Il suo castello diventò affollatissimo di personaggi inutili e annoiati, ancora più polverosi e malinconici del principe Rosa che, in fondo, non avendo mai vissuto veri splendori, non poteva rimpiangerli.
Una sera che tutti insieme, re, principi, streghe e cavalieri, guardavano alla TV uno sceneggiato sulla campagna inglese, al principe Rosa venne un’idea: spense il televisore e convocò una speciale assemblea dei suoi fiabeschi ospiti. Due mesi dopo era stata costituita la Fo. R. Pe. F. (Fondazione per il Riciclaggio dei Personaggi Favolosi) che organizzava nel castello del principe meeting e vacanze per turisti in cerca di emozioni.
I personaggi delle fiabe giravano, soprattutto di notte, intrattenendo gli ospiti con mele avvelenate e altri antichi incantesimi. Inutile dire però che il personaggio di maggior successo era il principe Rosa il quale, di notte, più rosa shocking che mai, deliziava tutti quanti con apparizioni shock e strascichi di ragnatele …. Divenne ricco e famoso, fu eletto Presidente dei Circolo dei Principi Colorati e assunse il nome d’arte di “Principe Fosforescente”.
E così felice questa volta lo lasceremo: un caro saluto e alla prossima da Vittoria!