La spirale di un gasteropode, lo sguardo di un aracnide, il bianco della galaverna, la trasparenza delle ali di una libellula.
Queste sono le sfumature che Lorenzo Maffezzoli, naturalista e ornitologo, ha voluto raccontare del territorio mantovano attraverso SGUARDI NEL PARCO la natura dei parchi e delle riserve mantovani. La bellezza e il significato di questi scatti sta nella rarità non tanto delle specie immortalate quanto dei momenti che Maffezzoli è riuscito a cogliere, concentrandosi su dettagli, prospettive o geometrie inedite che spesso vengono ingiustamente trascurati. E proprio questa descrizione così autentica può trasformarsi anche in una testimonianza storica dell’avifauna che 10 anni fa popolava Valli del Mincio, torbiere di Marcaria e altre zone del Parco Olio Sud e Bosco Fontana e che ora è decisamente cambiata. L’immagine della danza degli storni attesta ad esempio quanto fossero numerosi questi uccelli anni fa mentre ora sono decisamente diminuiti.
Simile declino anche per cannareccioni, cannaiole, basettini (in passato le Valli rappresentavano uno dei più interessanti siti in Italia per la loro abbondanza) e svassi, a seguito della scomparsa del canneto dovuta al naturale processo di interramento delle aree umide ma anche alla diffusione sempre più esplosiva delle alloctone (compreso il Fior di Loto) e all’eutrofia causata dalle acque eccessivamente ricche di fertilizzanti di Goldone e Osone.
Chi osserverà gli scatti esposti alla Sala delle Capriate fino a domenica 20 novembre potrà quindi apprezzare entrambe le chiavi di lettura della mostra: la ricerca estetica di forme, colori e prospettive artistiche e contemporaneamente la trasformazione del territorio mantovano.
[Valentina Vitali]