la partita vista dal Ciffo
Equivalente a squadra di “pollastri”, come s’è detto a proposito della partita col Pordenone, con l’aggravante che stavolta s’è giocato in casa, si doveva riscattare la pesante sconfitta col Piacenza, ci si è trovati in superiorità numerica per più di un tempo e abbiam preso il gol verso la fine della ripresa. Scusanti? Paura di sbagliare, botte da orbi nel primo tempo, con Pedone all’ospedale e Padella con la testa fasciata, e buona partita del’Arzignano che, falli a parte, pur voleva vincere e s’è visto. Risultato: Mantova quartultimo in piena zona playout, a -4 da zona salvezza. Di bello c’è che mister Mandorlini stringe i pugni e dice che “continua a credere nella salvezza”. Elóra credémagh anca nuàltar.
Nota polemica per le maglie, giallo-celesti quelle dell’Arzignano e bianche anziché rosse (o nere) quelle del Mantova, con visione confusa dalla distanza, perché bianco e giallo e celeste son troppo “vicini” di tono. I colori delle squadre in campo devono distinguersi nettamente, anche in caso di mischia!
Il gol al 37’ della ripresa. Pur in 10, i giallo-celestini attaccano e disegnano una bella azione, che si conclude con un cross dalla destra leggermente toccato e deviato da un biancorosso; palla sui piedi d’un certo Bordo che (1), liberissimo appena fuori area, ha tutto il tempo di aggiustarsela e (2) di lasciar partire la “bordata” che affonda Chiorra e compagnia. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
Al 47’ il Mantova pareggerebbe, con testatona di Bocalon su punizione. Ma l’arbitro annulla per fuorigioco pare di Iotti. Però la confusione dei colori in mischia non ha certo favorito la percezione esatta di segnalinee e arbitro. Bon, ciapém quel ch’ a riva, e s-ciao. (clicca sul disegno per ingrandirlo)