la partita vista dal Ciffo
Troppa grazia: è quel che ho detto (in dialetto, come nel titolo) quando è arrivato il secondo gol, su gradito dono albinoleffese. Gli è che, durante il primo tempo, viste le scarse emozioni e i rarissimi tiri in porta, mi ero detto: “qui ci vorrebbe un rigore”. E siccome il rigore (a quanto pare giusto) è arrivato subito all’inizio del secondo tempo, al “semiregalato” secondo gol m’è sfuggito quel “tropa grasia” che noi mantovani diciamo quando ci capita qualcosa di gradito e inaspettato. Ma, attenzione: questo non vuol dire che il Mantova non abbia meritato di vincere, come dovrebbero dimostrare i 5 disegni (3 oltre i 2 gol) che ho buttato giù.
3’. Bel “triangolo” Pierobon-Mensah-Pierobon che però calcia mica tanto bon. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
22’. De Francesco lancia Mensah che va sul fondo, salta l’avversario, entra in area e tira direttamente in porta costringendo il Pagno portiere a parare con la mano destra. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
4’ del secondo tempo. De Francesco realizza il rigore (braccio in area) da me invocato. Alé! (clicca sul disegno per ingrandirlo)
18’. Tre vignette per spiegare lo strampalato, e per noi divertente, secondo gol. N.1. Il Pagno portiere rinvia toccando appena per un suo compagno (1) che però non capisce ed è già in posizione (2). N.2. Mensah, che stava uscendo dall’area, se ne accorge e piomba sul pallone schivando il portiere che cerca di fermarlo, e…, N.3, … evitato anche l’attonito difensore, segna a porta vuota. Dicono che il gol doveva essere annullato perché Mensah, quando il portiere ha calciato, era ancora in area… ma in serie C non c’è ancora il Var ed è gol “se arbitro fischia”. Dónca, i è dü a şèro e via andare! (clicca sul disegno per ingrandirlo)
30’. D’Orazio, lanciato da centrocampo, evita un omino celesteblu e tenta il gol “alla Del Piero” (telecronista), ma il pallone non gira abbastanza, mentre il risultato è più che abbastanza per noi. Ora siamo quartultimi, a 3 punti dalla zona salvezza, con tre partite da giocare. Dài ch’ agh la féma! (clicca sul disegno per ingrandirlo)
