Area “Arbeit macht frei” (1973)

Area “Arbeit macht frei” (1973)

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Area
“Arbeit macht frei”, 1973 (Cramps)
Rock, Jazz, Prog

di Nicola Martinelli

Gli Area furono un gruppo originale ed innovativo nel panorama musicale italiano.
L’idea era quella di proporre una musica estremamente libera, svincolata dalle leggi di mercato e creando una fusione di vari generi musicali, dal rock progressivo alla fusion, dalla musica elettronica a quella sperimentale, con costanti riferimenti all’impegno politico.
Il gruppo era composto da musicisti provenienti da diverse esperienze musicali: Demetrio Stratos alla voce, Giulio Capiozzo alla batteria, Patrick Djivas al basso (sostituito subito dopo questo primo album da Ares Tavolazzi), Patrizio Fariselli alle tastiere, Paolo Tofani alla chitarra, Victor Busnello al sax.
“Questo gruppo, dice Stratos in un’intervista, vuole coagulare diversi tipi di esperienze: fonde jazz, come il pop, la musica mediterranea e la musica contemporanea elettronica.
La problematica qual è?
Abolire le differenze che ci sono fra musica e vita. Gli stimoli che trae questo gruppo vengono direttamente dalla realtà, trae spunto dalla realtà; e dalla strada, chiaramente”. Il loro primo album viene registrato nel 1972, pubblicato l’anno successivo e si compone di sei brani, estremamente variegati, con melodie arabeggianti, improvvisazioni free jazz, veloci cambi di tempo, progressioni armoniche e testi duri e provocatori.
Tra i brani di questo disco segnaliamo “Luglio, agosto, settembre (nero)” “L’abbattimento dello Zeppelin” ma tutto il disco eccelle per l’altissima qualità musicale.
Da segnalare l’incredibile uso della voce di Demetrio Stratos, formatosi con “I Ribelli”, sperimentatore e studioso delle sonorità vocali, per cui collaborò con università e con compositori contemporanei come John Cage.
Il gruppo proseguirà la sua carriera con altri dischi sempre sperimentali e avanguardistici (“Caution Radiation Area”, “Crac!”), con qualche ritorno verso la più consueta forma-canzone (“1978 Gli Dei Se Ne Vanno, Gli Arrabbiati Restano”).
L’avventura del gruppo avrà una tragica battuta d’arresto nel 1979, con la morte di Demetrio Stratos a soli 34 anni per una forma di anemia aplastica.
“Arbeit Macht frei” resta un disco molto importante e una vera pietra miliare della musica italiana.

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