la partita vista dal Ciffo
Li hanno addormentati e alla fine si sono addormentati. Per essere più chiari: il Mantova col suo gioco di continui passaggi, e tre gol, ha addormentato la Pro Patria per 80 minuti, per poi addormentarsi a sua volta nel finale e buscare il gol della Pro. Sintesi bell’e fatta.
Resta da capire come mai la Pro Patria, che aveva battuto in Coppa e bloccato nell’andata il Mantova, sia stata così annullata per quasi tutta la partita e si sia svegliata solo nel finale; forse perché, come fanno di solito le squadre che affrontano il Mantova, l’ha aspettato, e s’è decisa ad attaccarlo “alto” solo nel finale, proprio quando il Mantova s’è addormentato; o forse perché i cambi del mister Possanzini non hanno funzionato a dovere… vedete un po’ voi.
“I primi 10 minuti sono soporiferi, serve un colpo di magìa per rompere l’equilibrio,” (La Voce). E io sottoscrivo. Lo fa Bragantini, con un gol “alla del Piero” alla rovescia, cioè dalla destra e di sinistro, lasciando tutti (amici e nemici) di stucco. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
La Pro stranamente non fa una piega, cioè continua ad aspettare il Mantova nella sua metà campo, e al 37’ arriva il bis, stavolta dalla parte sinistra, ad opera di Fiorin Fiorello che sappiamo fare il gol bello col suo destro “a giro” (2) dopo aver elegantemente stoppato di sinistro (1) il lancio di Muroni. “Un gol più bello dell’altro” (telecronista). (clicca sul disegno per ingrandirlo)
Il terzo gol (24’ del secondo tempo) è esaltato dalla Gazzetta come “apoteosi della ipno-zona: 27 passaggi con tutti e 11 i calciatori coinvolti”. Io preferisco che si faccia gol con tre passaggi in croce e disegno naturalmente solo quello di Trimboli per Fiori e quello di Fiori per Radaelli che tripleggia di destro. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
Al 36’ “palleggia tu che palleggio anch’io e palla persa” (già detto la volta scorsa!) nella nostra metà campo; la palla arriva a tale Pitou (1) che pitón non è, ed entra in area dove (2) diagonaleggia il gol della bandiera per i tigrotti, stavolta neri di maglia e di umore, a differenza dei mantovani allegrissimi per la vittoria nonostante la dormita finale. (clicca sul disegno per ingrandirlo)