Tito Schipa Jr. “Orfeo 9” (1970)

Tito Schipa Jr. “Orfeo 9” (1970)

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Tito Schipa Jr.
“Orfeo 9”, 1970 (Fonit Cetra)
Opera rock

di Paolo Casisa

Cari amici di Radiobase, l’album “Orfeo 9” che considero una vera Pietra Miliare della musica Rock italiana fu inciso da artista che detiene i due formidabili primati di aver concepito e messo in scena sia la prima Opera Rock del mondo (nel 1967) che la prima Opera Rock in Italia (nel 1970). Figlio di uno dei tenori italiani più famosi di sempre, il protagonista di questa storia nacque nel 1946 a Lisbona, nel camerino di un teatro, in una valigia da tournée. Trascorse l’infanzia tra gli Stati uniti, Parigi e il Piemonte, diventò presentatore del mitico locale Piper Club di Roma dove, nel 1967, allestì la sua Opera Rock “Then an Alley”, basata su 18 canzoni di Bob Dylan. Nel 1970 nacque invece la sua Opera Rock “Orfeo 9” che narra in chiave moderna il mito greco di Orfeo e di Euridice. Lui è il poliedrico Tito Schipa Junior e “Orfeo 9” è lo stupendo disco doppio di cui parlo qui.
Sin dalla più tenera età Tito Schipa Jr. ha respirato arte in famiglia, grazie a suo padre Raffaele Attilio Amedeo Schipa detto Tito, considerato il maggior tenore di grazia della storia dell’Opera Italiana, ma anche con una carriera di attore cinematografico che iniziò a Hollywood alla fine degli anni ’30 e si snodò nell’Italia dell’epoca fascista come divo di film dei cosiddetti Telefoni Bianchi. Anche sua madre Diana Prandi era attrice e conobbe il celebre tenore nel 1944, sul set del film “Rosalba”.
All’età di vent’anni Tito Schipa Jr. a Roma diventò assistente della regista Lina Wertmuller, collaborando a due film musicarelli con Rita Pavone e Giancarlo Giannini, ma contemporaneamente si inserì nel mondo del Beat italiano come presentatore del Piper Club di Roma in cui mise in scena la sua Opera Rock dedicata a Bob Dylan, intitolata “Than an Alley”. Poi affinò la tecnica di scrittura cinematografica collaborando con altri noti registi e, nel 1969, iniziò a lavorare alla realizzazione dell’Opera Rock “Orfeo 9” che debuttò il 23 gennaio 1970 al Teatro Sistina di Roma, prodotto dai mitici Garinei e Giovannini. Lo spettacolo fu scritto da Tito Schipa Jr. sia nei testi che nelle musiche ed era assolutamente innovativo per l’epoca in Italia, poiché riprendeva la forma del Melodramma tradizionale, innestandoci però le sonorità della musica Rock.
La vicenda sviluppata è la storia di un moderno Orfeo che deve salvare la sua Euridice dall’inferno della droga, ed affronta anche altre tematiche come l’ecologia e la ricerca della felicità, rappresentando in maniera evidente i problemi dei giovani di quella generazione.
Il successo di “Orfeo 9” al Sistina fu notevole, al punto che nel 1973 venne realizzato dalla Rai un film televisivo e la Fonit Cetra produsse un disco doppio con le musiche dell’Opera Rock. Per scrivere gli arrangiamenti, dirigere l’orchestra e suonare le tastiere del disco fu chiamato Bill Conti, formidabile compositore americano che in seguito sarebbe salito sull’Olimpo della musica mondiale come autore di stupende colonne sonore dei film “Rocky”, “Karate Kid”, “Fuga per la vittoria”, “James Bond solo per i tuoi occhi” e tantissimi altri. Tra i cantanti che nell’album “Orfeo 9” interpretarono i vari personaggi erano presenti gli ancora sconosciuti Renato Zero, Loredana Bertè e Santino Rocchetti, oltre alla nota cantante americana Penny Brown; tra i musicisti il batterista Tullio de Piscopo, l’organista Joel Van Drogenbroek dei Brainticket e il chitarrista Sergio Farina (quest’ultimo in seguito avrebbe inciso spesso con Mina). Musica davvero ad alto livello artistico!
Nel brano “Ciao” che apre il secondo atto dell’Opera Rock, Tito Schipa Jr. inserì la splendida voce tenorile del suo celebre padre che introduce uno scatenato brano Funky, interpretato dalle voci armonizzate di Penny Brown e di Loredana Bertè
Sicuramente scrittore, compositore e pianista di grande talento, Tito Schipa Jr. nelle tante tracce del doppio disco risulta anche un ottimo cantante dalla voce inconfondibile.
Anche in questa versione moderna della storia di Orfeo e di Euridice, la vana ricerca dell’amata finisce con la perdita totale di ogni speranza di vivere in un luogo idilliaco pieno bellezza, libertà e giustizia, rinchiusi nell’oscurità di una “Città fatta ad Inferno”, dominata da ciminiere assassine, come recita l’amara conclusione di questo stupendo Album.
In una intervista realizzata nel 1971, Tito Schipa Jr. affermò: – Quello che non è Cultura Popolare è proprio inutile e forse non esiste neanche. Il secolo scorso il Rock esisteva poiché Giuseppe Verdi e Gioachino Rossini rappresentavano per la massa quello che oggi può rappresentare un normale gruppo Rock -.

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