Quando si pensa allo spazio, potrebbero sorgere nella mente le rappresentazioni suggestive delle galassie, ricche di colori accattivanti nel loro moto celeste. Vi sono infatti galassie di svariate dimensioni e morfologie, ellittiche, a spirale, irregolari, composte da diversi elementi. Il termine galassia, dal greco γαλαξίας (galaxìas), significa “di latte, latteo”, dalla descrizione di quell’area biancastra che gli antichi potevano vedere ad occhio nudo nel cielo e che noi scopriremo essere la nostra stessa “casa”. Questi agglomerati di stelle, sistemi, ammassi, gas e polveri, legati dalla reciproca forza di gravità, sono stati l’argomento d’analisi della conferenza tenutasi venerdì 8 novembre. L’origine delle galassie è ancora un tema estremamente dibattuto nella comunità astrofisica, benché lo sviluppo di nuove tecnologie e i dati raccolti da molteplici satelliti e sonde abbiano permesso di elaborare alcune teorie. Ad esempio sono stati formulati i modelli “top-down” e “bottom-up”: il primo ne descrive la formazione tramite un collasso gravitazionale, il secondo tramite l’accrescimento di ammassi sferoidali di stelle.
Quando e come tali complesse strutturazioni di materia e forze attrattive si sono create? Approfondirà questi quesiti Marc Sarzi: nato a Mantova, laureato in astronomia a Padova e attualmente direttore della ricerca all’Osservatorio e Planetario di Armagh, importante centro di osservazione dal 1790 in Irlanda del Nord, ha partecipato a diversi team di ricerca sul tema galassie in Inghilterra.
Le galassie sono mutevoli, sono interessate da eventi come le interazioni e le collisioni, molto comuni durante le epoche più remote. Uno di questi episodi coinvolgerà molto probabilmente la nostra galassia e la Galassia di Andromeda, le quali si stanno avvicinando alla velocità di 130 km/s e potrebbero collidere tra circa cinque o sei miliardi di anni. La Via Lattea stessa ha molto probabilmente cannibalizzato galassie nane minori in passato. Interazioni su larga scala come queste diventano però sempre meno comuni, poiché la distanza tra le galassie tende generalmente ad aumentare. Mentre il futuro delle galassie sembra più certo, la loro origine rimane ancora un fenomeno tutto da scoprire e quale occasione migliore di una conferenza di Mantovascienza per farlo?
Ricordiamo che questa conferenza è stata registrata e sarà seguibile sul portale di MantovaScienza.
[@Alessia Gialdi]