The Pointer Sisters
“Live at the Opera House”, 1974 (Blue Thumb)
Rhythm and blues, Funk, Soul
di Paolo Casisa
Cari amici di Radiobase, dovete sapere che la mia grande passione per la Musica Moderna è ad ampio spettro: adoro il Progressive Rock di cui sono selezionatore in questa fantastica webradio, ma contemporaneamente apprezzo tantissimo tutti i generi e sottogeneri che inglobano sia il Pianeta Rock che l’Universo Jazz! Questa mia recensione va in quest’ultima direzione, mettendo in luce un Album incredibile, primo disco dal vivo delle Pointer Sisters, registrato all’Opera House di San Francisco nel 1974, solamente dopo un anno dal loro primo debutto discografico.
Le Pointer Sisters sono le quattro stupende sorelle cantanti afroamericane June, Bonnie, Anita e Ruth, formazione vocale straripante di energia, ragazze affascinanti con voci da non credere, circondate da un tappeto di suoni indiavolati realizzati da musicisti stratosferici.
Sia il padre che la madre delle sorelle Pointer erano due Ministri di Culto. June, Bonnie, Anita e Ruth iniziarono a cantare i Gospel da bambine, nella chiesa in cui il loro padre era Reverendo, nel ghetto di Okland in California. Con passare del tempo si divertirono ad inglobare gli inni sacri con loro personali interpretazioni armoniche più Swing dei normali canti di congregazione. Una delle loro caratteristiche migliori sono quegli scioglilingua che utilizzarono in tutta la loro carriera, eseguiti alla perfezione dopo interminabili ed esasperanti prove in studio. La formidabile base ritmica che le accompagnò all’Opera House era formata dal bassista John Newman, dal chitarrista Chris Michie e dal batterista Gaylord Birch. La meravigliosa big band era diretta dal pianista e arrangiatore Tom Salsbury, grandissimo strumentista della Bay Area di San Francisco che all’epoca collaborava anche con Stevie Wonder, Herbie Hancock, Jeff Porcaro, Van Morrison e gli Hot Tuna. In questo disco live è proprio lui l’indiavolato ed eccelso pianista che potete ammirare in serratissimi brani come “Salt Peanuts” e “Cloudburst”
Mostrando una duttilità espressiva davvero notevole, le Pointer Sisters in questo doppio album live non si cimentano solamente con lo Swing e col Jazz, ma si esprimono alla grande anche con altri generi musicali come il Country (“Old song”), il Pop (“Let it be me”), il Funk (“Yes we can can”) e il Blues (“Shaky flat blues”).
Vera e propria ciliegina sulla torta di questo Album è la loro interpretazione della bellissima “Let it be me”, brano scritto in Francia nel 1955 da Gilbert Bécaud col titolo “Je t’appartiens”, reinterpretato dagli Everly Brothers nel 1960 ed anche inciso dai New Trolls nel 1976 all’interno del loro “Concerto Grosso N. 2”. Le Pointer Sisters ne danno una versione intensa ed emozionante, sostenute da un arrangiamento orchestrale davvero magnifico… da godersi al buio davanti ad un potente stereo ad alto volume!
“Live at the Opera House” delle Pointer Sisters è un doppio album perfetto per arricchire di gioia e di spensieratezza le festività natalizie! Tanti Auguri a tutti gli amici di Radiobase da Paolo Casisa!