la partita vista dal Ciffo
Già: vuoi vedere che non è uno squadrone? È vero che subito, appena approdato in serie B, dirigenza e compagnia han dichiarato che l’obiettivo del Mantova sarebbe stato rimanerci, cioè salvarsi. Ma… tutti si sperava (e qualcuno forse pensava) che il Mantova avrebbe continuato anche in B, se non la marcia trionfale dello scorso anno, per lo meno a far un buon campionato. E invece, ecco che siam più giù che su, si continua a rimandar la vittoria… e si spera già nel mercato! Dunque, “serve un cambio di marcia”, dice la Gazzetta, che ricorda: “… se il possesso palla (in cui il Mantova continua a esser specialista – ndr) poi non porta a concrete occasioni da rete, va ovviamente declassificato a torello”. Amare riflessioni dopo la brutta partita dei nostri eroi con l’ennesima mancata vittoria, e anzi, un pareggiotto strappato all’ultimo minuto con un rigoretto…
Quattro “disegnini” (così li chiamava mia madre) per i quattro gol. Ma prima una protesta per le assurde maglie gialle del Mantova, anzi, per tutte le strane maglie esibite dalle squadre italiane e che non hanno nulla a che vedere con i loro colori tradizionali.
4’. Pronti via ed è subito gol (per loro). Molina cross, Odogwu tacco, e Merkaj (1) anticipa Festa e (2) tanto per esser sicuro, ci mette anche la testa. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
42’. Pareggiotto appena prima dell’intervallo. Cross di Maggioni, testa di Mensah e gol del bentornato Galuppini. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
Secondo tempo.
18’. 2-1 di tale Rover, che (1) se l’aggiusta col petto, (2) fa il tunnel a Cella e (3) diagonaleggia bel bello. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
45’. Rigore procurato (correttamente?) da Fedel (elogiato dal mister per essersi lasciato cadere!) tirato da Aramu, prima (1) respinto, ma poi (2) tapin-ato in gol, per nostra fortuna. Ps. Non disegno (per chiarezza) la caterva di giocatori che s’è riversata in area a caccia della respinta. (clicca sul disegno per ingrandirlo). Alla prossima, e sperém in ben.