Pitón, campión, e confüşión

Pitón, campión, e confüşión

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Precisato che pitón (=tacchino) riferito a una persona è come dargli del “brocco”, la spiegazione è la seguente: dü goi ciapà da pitón, dü fat da campión, e po’ na gran confüşión. Ed è la mia sintesi della partita con la Sampdoria, come potete vedere dai disegni.

Tanto per cambiare “la tendenza a subire reti nei primi minuti di gioco” (Gazzetta), tra il 20’ e il 24’ andiam sotto di 2 gol, malamente subìti. Ecco come:

20’. Palla persa “in uscita”, tale Veroli viaggia sulla sinistra e crossa basso; il nuovo acquisto Giordano inspiegabilmente lascia passare (qualcuno dice che gliel’hanno chiamata) e tal Depaoli solo soletto ha il tempo d’aggiustarsela (1) e (2) di metterla dentro. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

24’. Retropassaggio suicida su cui piomba il Depaoli che (1) evita Festa e (2) doppieggia e festeggia. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Al 46’ Mancuso prende un palo, ma lo segnalo senza disegno (scusate, azione confusa)

Secondo tempo: in 3 minuti i dü goi da campión:

5’. Maggioni (fuori quadro)-Mensah-Mancuso ed è il primo. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

8’. Mancuso-respintacorta-Trimboli (che aveva lanciato Mancuso) ed è il pareggio. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Poi il Mantova “si spegne” (Gazzetta) ed è  na gran confüşión, fino alla fine, quando…

… al 92’, Fiori(fuori quadro)-Debenedetti(1)-Mancuso-Galuppini-respintaportiere-Debenedetti(2)-palo, e s-ciao. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

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