Auracle “Glider” (1978)

Auracle “Glider” (1978)

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Auracle
“Glider”, 1978 (Westbound Records)
jazz-rock

di Paolo Casisa

La Eastman School of Music è una storica scuola professionale di Musica Classica, Jazz e Rock situata all’interno dell’Università di Rochester, nello stato di New York.
Eastman negli anni ’70 era anche la nota località in cui c’era la sede degli stabilimenti Kodak e luogo di nascita della celebre Linda McCartney. Il College dedicato alla musica ogni anno sfornava ottimi musicisti e proprio su quei banchi, nell’autunno del 1973, si incontrarono sei ragazzi tra i sedici e i diciotto anni, già persi completamente per la musica Jazz e Rock. Avevano gusti e predisposizioni completamente diversi ma già alla loro età erano in grado di scrivere e comporre musica. Conosciamoli uno alla volta. Stephen Kujala era figlio d’arte poiché suo padre suonava l’ottavino nella prestigiosa Chicago Symphony Orchestra, così si specializzò nel flauto traverso e nel sax tenore. Rich Brown, pluri-diplomato in tromba, trombone e composizione, era colui che scrisse tutte le musiche degli Auracle. Steven Rebhein era l’elemento catalizzatore della band, percussionista creativo, grande talento al vibrafono come allievo di Gary Burton e amante della musica d’avanguardia. John Serry al pianoforte a coda e al Fender Rhodes era tecnicamente perfetto e sprigionava grande feeling durante gli assoli. Bill Staebell apparteneva a quella schiera di contrabbassisti poco appariscenti ma con una notevole volontà di ricerca armonica fuori dagli schemi. Ron Wagner alla batteria mise a punto i suoi studi alla Eastman, filmandosi con maniacalità durante gli spettacoli per migliorarsi sempre più.
I sei amici adottarono un virtuoso metodo per comporre i loro brani. Uno di loro proponeva una composizione che poi tutti gli altri contribuivano ad arricchire, ponendo in atto le diverse inclinazioni stilistiche. Intendevano la musica Jazz nella maniera più ampia possibile, senza preclusioni, unendo la loro preparazione classica all’emotività genuina del Rock e ai ritmi popolari. Inoltre, fu da subito evidente che i ragazzi erano molto influenzati dal genio di Frank Zappa che si manifestava in certe nevrotiche divisioni percussive e nella ricerca di un suono eclatante tipicamente zappiano. Risulta davvero sorprendente come nella musica Fusion di questi sei ragazzi bianchi si possano trovare parallelamente quelle trovate teatral-musicali che adottarono tanti musicisti di colore che si abbeverarono al variegato mondo Rock di Frank Zappa. Dal vivo gli Auracle suonavano magnificamente, riscossero grande successo anche al prestigioso Festival Jazz di Montreux grazie al loro sound complesso e articolato in cui sfoggiavano diversi tempi dispari come 7/4, 5/4 e 11/8. Questo loro disco d’esordio intitolato “Glider” uscì nel 1978: è uno di quegli Album da ascoltare tutto d’un fiato per come è sorprendente e vorticoso in ogni brano.
“Chez amis” ha una ritmica davvero indiavolata di Rebhein, sorretta da un intelligente lavoro percussivo dei fiati con grappoli di note in veloce successione; in “Sleezy listening” in primo piano il sax di Kujala, la tromba di Braun e l’ottimo assolo al pianoforte di Serry che sembra un compendio tra Art Tatum e Monty Alexander. Un giornalista musicale che recensì questo disco affermò che brani come “Kid’s stuff” erano così limpidi e spumeggianti che ricordavano “I sing the body electric” dei Weather Report!
Gli Auracle, in definitiva, furono una fantastica band senza un leader, ma formata da primattori! Buon ascolto di questo splendido disco ai cari amici di Radiobase.

 

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