
Buon venerdì programmato
I vivaisti lo avevano detto in epoche non sospette, che, le piante, hanno un loro tempo per crescere e non si possono produrre a macchinetta come bulloni e riparelle.
Ora, tutti, con i fondi del Pnrr che pagherebbe, vogliono piantare alberi in città, lungo le strade e nelle aree di sosta ma, purtroppo, la disponibilità è ridotta al 50%.
Mancano Aceri, Querce, Frassini, Bagolari, Tigli, per fare un elenco incompleto e, mettere a dimora alberi, significa che quando saranno pronti, magari non ci esisteranno più gli incentivi attuali e la moda potrebbe aver cambiato tipi di piante “gradite”.
Chi ha pianificato di piantare sei milioni di alberi, doveva prima, come minimo, verificare la produzione italiana, visto che siamo anche bravi ad esportare non solo in Europa.
Ma forse è chiedere troppo, in questi affrettati tempi.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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