Nata nel 1978 a Genova, Martina Bacigalupo si è laureata alla Facoltà di Lettere dell’Università di Genova, prima di trasferirsi a Londra, dove ha seguito per due anni un post-graduate in fotografia all’”University of the Arts of London”. Nel 2005 il primo premio importante: il “Black and White Photographer of the Year”. L’anno successivo è a Parigi per partecipare al seminario di fotografia internazionale contemporanea “Reflexione Masterclass”. È la tappa decisiva di un’artista complessa e matura, che coniuga urgenza estetica e temi sociali. L’avanguardia artistica e l’asciuttezza documentaristica. È sul filo di questo precario equilibrio che quattro anni fa sceglie di vivere e lavorare in Burundi come fotografa free lance, a stretto contatto con le donne dell’Africa orientale. Attualmente collabora con diverse ONG, come Human Rights Watch, Médecins Sans Frontières, Handicap International, Care, Amnesty International. I suoi lavori sono stati pubblicati, tra gli altri, su “Internazionale”, “Esquire”, “Sunday Times Magazines”, “Elle”, “Jeune Afrique”, “Io Donna”. Le sue opere sono state esposte al Museo di Santa Maria della Scala a Siena, Palazzo Ducale e Gam di Genova, Centre Culturel Français di Bujumbura (Burundi), e ha partecipato ai festival di Sète e al “Visa pour l’image” di Perpignan (Francia), Atri (Pescara) e al Joop Swart Masterclass di Amsterdam. Tra i principali riconoscimenti, il Premio Ponchielli (2009) e il Premio Internazionale Canon dedicato alla figura della donna fotogiornalista (2010). È membro attivo dell’agenzia fotografica VU’ di Parigi.