Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
Il 20 giugno 1963 una speciale linea telefonica è attiva. Una linea telefonica che collega solo due apparecchi. Uno sta sopra una scrivania di Washington, l’altro sopra una scrivania di Mosca. Da una parte il Presidente degli Stati Uniti d’America, dall’altra il Presidente del Praesidium del Soviet supremo dell’URSS. Una linea telefonica installata a causa della vicenda cubana della Baia dei Porci. Lo chiamano telefono rosso. Serve a scongiurare una guerra atomica. Funziona cosi: alza la cornetta un presidente, risponde l’altro -non c’è il rischio che la linea sia occupata perché sono gli unici due ad avere il numero- si litiga o si fa la pace in lingua madre e si viene tradotti istantaneamente. Forse ogni tanto si dice “”passo””, giusto per garantire il turno di parola. Ci sono i presidenti Kennedy e Khrushchev, certo, ma ci sono anche gli interpreti. Immaginate che responsabilità, quali sudate, quanta concentrazione a stare in fianco a quelle scrivanie e a dover tradurre in tempo reale i destini del mondo. Probabilmente un bel tono nella traduzione ha appianato qualche spigolo; se pace è stata, con anche un po’ di disarmo, ci hanno forse messo del loro anche i traduttori.
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