Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
Il 16 giugno del 1961 un giovane ballerino del Kirov di Leningrado si trova all’aeroporto di Parigi e chiede asilo politico alla Francia. Il suo nome è Rudolf Nureyev e, già a quel tempo, è uno tra i più grandi danzatori del XX secolo. Nureyev, che ebbe il raro privilegio di potersi esibire al di fuori dei confini russi, si era già visto revocare il permesso di viaggiare per motivi disciplinari. Quando ebbe di nuovo l’occasione di esibirsi a Parigi, infranse di nuovo le regole, frequentando degli stranieri. Gli fu quindi ordinato di rimpatriare. Nel timore che non gli sarebbe stato più concesso uscire dai confini nazionali, prese la decisione di chiedere asilo politico in Francia. Inizia per lui una nuova fase della sua carriera che lo porta a danzare davanti alle più esigenti platee del mondo. Alcuni hanno sostenuto che rimanendo in Unione Sovietica egli avrebbe ulteriormente perfezionato la propria tecnica, ma certamente non sarebbe diventato il Nureyev che conosciamo: un ballerino e coreografo tra i più geniali e versatili del secondo Novecento. Rudolf Nureyev non rivide più la terra natale russa fino al 1987, quando tornò in visita grazie a uno speciale permesso concessogli da Michail Gorbacëv.
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