Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
La sera del 12 giugno 1960 i Beatles (o, meglio, The Silver Beatles, come si chiamavano allora) tengono un concerto al Grosvenor Ballroom nella cittadina di Wallasey. Sul palco si presenta un gruppo con tre chitarre, un basso, e una batteria montata senza nessuno dietro che la suonasse. Il batterista era rimasto a casa. Il suo nome era Tommy Moore, anche lui di Liverpool. Aveva deciso di dar retta alla sua fidanzata e di non andare coi ragazzi a suonare. La sua ragazza non smetteva di rimproverargli di essere sempre al verde, di perdere il suo tempo insieme a quei tre disgraziati che non sarebbero mai arrivati da nessuna parte. Si narra che il pomeriggio prima del concerto lei abbia urlato dalla finestra a Paul, George, Stuart e John che quella sera i Silver Beatles avrebbero dovuto fare a meno di Tommy, che lui l’indomani avrebbe iniziato a lavorare in fabbrica e che a fine mese avrebbe finalmente portato a casa uno stipendio degno di questo nome. Il giorno seguente, infatti, per Tommy sarebbe stato il primo giorno di lavoro in una fabbrica di bottiglie a Liverpool dove avrebbe guidato il suo carrello elevatore. Sereno e senza rimpianti, forse.
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