Buongiorno e bentrovati.
La parola da ricordare di oggi è “rabberciare”. Questo verbo ha il significato di accomodare in qualche modo, sommariamente. Si può rabberciare con poche assi e qualche lamiera la casa danneggiata; si rabbercia con spago e scotch un paio di scarpe se si è in viaggio e senza possibilità di cambiarle. Si può rabberciare però anche un testo scritto, nel senso che lo si corregge alla meglio, o alla meno peggio, raffazzonanadolo.
La nuova parola da imparare di oggi è invece “pet therapy”. Pet, nella lingua inglese, come sostantivo significa animale domestico, come aggettivo ha il senso di prediletto, e come verbo vuol dire coccolare, vezzeggiare e viziare. L’unione di pet con la parola therapy, terapia, ha dato vita alla pratica terapeutica che si basa sull’assistenza fornita dagli animali domestici (quali cani, gatti, conigli, cavalli, pappagalli e tartarughe) per aiutare pazienti con disabilità, sia psichica sia fisica, a riprendersi e migliorare sensibilmente il loro stato. Questi animali infatti sono un vero e proprio toccasana per il recupero della socialità di bambini e anziani, come pure di malati che hanno bisogno di riabilitazione.
A domani, con nuovi lemmi!
L&D – Rabberciare con la pet therapy
Ogni giorno una parola da salvare e una da imparare