Bianca o in bianco?
Buon giovedì arcobaleno
L’avvicinarsi delle notti bianche sia a Mantova che in provincia, ha acceso il dibattito, la discussione, la protesta, l’indignazione, di chi è a favore e di chi è contro.
I social, ieri, ma anche oggi, sono attraversati da proteste per lo spostamento al sabato successivo della notte bianca di Mantova che si doveva tenere il 2 luglio, causa concomitanza con la partita di calcio dell’Italia.
A questo tipo di protesta si è aggiunto quello di coloro a cui il calcio non interessa nulla, protestando, anch’essi, perché favorevoli al non spostamento.
Un’altra categoria di protestatari è quella composta da chi ritiene che questi tipi di iniziative, siano solo di disturbo al buon sonno di chi deve lavorare il giorno dopo, ricordando che c’é chi lavora anche di domenica e si lamenta degli eccessivi decibel che escono impuniti e non controllati dalle casse degli altoparlanti posti spesso sulla strada davanti ai locali e non al loro interno.
Trovare la sintesi è quasi impossibile sia sul diritto di divertirsi che su quello di riposare, ma si deve pur scegliere e credo che la tolleranza, diversa da zero, per tutti i modi di sentire e vivere la notte ognuno del proprio colore e cioè rispettando limiti di decibel e di ore per le manifestazioni tutte: dalle processioni religiose con canti amplificati, ai gruppi musicali in ogni angolo, ai caroselli di auto strombazzanti per la vittoria in una partita di calcio.
Sapere quando abbassare, spegnere e fermarsi è l’unica regola della indispensabile convivenza.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti