Le cascine abbandonate non solo per l'amianto
Pareri distorti (OnAir 9.00 e 19.30)
Buon giovedì liberante
L’eccessiva protezione soffoca.
Non voglio parlare né di figli né di nipoti per i quali è senz’altro vero quanto appena detto; da lasciare strascichi sui lettini degli psicoanalisti, voglio parlare invece della cascine abbandonate, protette da una legge che le tutela e che proprio per questo vengono lasciate accasciarsi al suolo aiutate dal tempo che passa, dalle piogge e a volte dai terremoti.
Se provate a transitare per strade provinciali nella campagna Mantovana, ma anche Cremonese e Modenese, e in genere di tutta la pianura padana, sono tantissime le vecchie corti abbandonate e crollanti magari con a fianco una nuova costruzione, prevalentemente fatta male e in forati.
Segno innegabile segno che l’area è abitata e non abbandonata ma che si è preferito costruire da nuovo invece che recuperare l’esistente.
Oltre al discorso economico (il recupero è più bello e dignitose ma più costoso) c’è la questione delle coperture in amianto da smaltire, per le quali ci sono solo costi e nessun incentivo, per i privati, e poi c’è la tutela dei beni architettonici che fa paura per i grattacapi, le lentezze e i vincoli che pone. Meglio lasciare tutto lì, fermo a marcire.
Il paradosso è una legge di tutela che non tutela ma favorisce, di fatto l’abbandono e lo sfacelo.
Più fallimento di così è difficile immaginare.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti