Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
Verso mezzogiorno del 30 aprile 1975 i vietcong entrano a Saigon. A quell’ora dello stesso giorno anche Tiziano Terzani è a Saigon, e vede le prime camionette e i primi carri armati entrare in quella città. In un suo libro scrive che in quel momento pianse: “”Piansi. Non soltanto all’idea che la guerra era finita, ma perché sentivo la Storia. Quella era la Storia””. L’attesa dell’ingresso dei vietcong a Saigon era stata prima estenuante e poi velocissima. La CIA e i servizi di spionaggio dell’esercito, in un rapporto di 50 giorni prima, stimavano che il Vietnam del Sud avrebbe potuto contenere l’invasione dal Nord per tutta la stagione secca, cioè almeno fino ad inizio del 1976. Ma la CIA non ci azzecca neanche quella volta. E tutto succede alla svelta. Gli americani volano via dal tetto della loro ambasciata, la più grande evacuazione della storia in elicottero. Fuggono tutti, soldati, cooperanti, giornalisti. Nel parapiglia viene registrata la voce di uno dei piloti americani che dice “”Abbiamo mandato su per primi i giornalisti, meglio averli davanti perché erano sempre una spina nel culo!””.
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