Buon lunedì senza barriere.
In stazione a Mantova già i treni arrivano quando e come voglio, adesso si aggiunge anche l’ascensore che funziona ad ore.
La legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ha decenni di vita ma, purtroppo, poco è cambiato e quando cambia le complicazioni per chi ha bisogno degli ausilii, invece di diminuire, aumentano.
Per mettersi in regola, Poste e Ferrovie hanno si fatto installare sgabelli mobili e ascensori ma, per usarli, bisogna prenotarli o arrivare alle ore indicate che sono poi inferiori, e diverse, da quelle dell’arrivo effettivo dei treni.
Sarà successo che una sentenza avrà reso responsabile qualche dirigente del marchingegno di sollevamento e immediatamente è scattata l’italica fantasia su come fingere di prestare il servizio senza prestarlo, parandosi tutto il parabile.
Abbiamo così la seggiolina coperta di telo impermeabile in Piazza Martiri, alle poste centrali, dove, per usarla, bisogna suonare il campanello nascosto dietro il cestino dei rifiuti, praticamente invisibile e irraggiungibile da un normodotato e attendere fiduciosi l’arrivo dell’addetto. In stazione invece c’é l’ascensore che funziona negli orari di presenza dell’addetta alle pulizie che costudisce le chiavi.
Quando termina il suo servizio di pulizia e va a casa, ognuno si deve arrangiare a salire e scendere i 30 gradini dei sottopassi, senza attraversare i binari, essendo, ovviamente, severamente vietato.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti