Aprire sale slot evitando l'autorizzazione comunale
Pareri distorti (OnAir alle 9.00 e 19.30
Buon martedì aggirante
L’attenzione dei Sindaci, ultimamente, nei confronti delle sale in cui si giocano soldi, è aumentata, ma la fantasia del legislatore e la voglia di guadagno del privato, e dello stato, sono rimaste immutate se non aumentate.
Volete aprire, come succederà tra poco in Valletta Valsecchi, una sala giochi anche se vicino c’é un “luogo sensibile”come una scuola o un asilo o volete aggirare il regolamento comunale e chiedere l’autorizzazione solo alla Questura e non al Sindaco?
Semplice: dotate la sala solo di macchinette VLT (Video Lottery Terminal) che non sono macchinette mangiasoldi autonome, ma legate ad un computer centrale, pur rimanendo mangiasoldi e creatrici di dipendenza altrimenti detta ludopatia.
Mentre il regolamento comunale o il Sindaco, può introdurre concetti etici o morali come la distanza da “luoghi sensibili” la Questura (unica competente per le VLT) può solo controllare che le carte siano in regola e autorizzare, in nome dello stato biscazziere e affamato, l’apertura della sala giochi.
Dove ora c’é una sequela di vetrine vuote di Valletta Valsecchi, tra poco, ce ne sarà una piena di VLT e probabilmente di accaniti dipendenti da gioco, nonostante vicinanza della scuola Manzoni e dell’asilo Anna Frank.
Le lobby del gioco sanno come aggirare gli ostacoli e come ungere le ruote dei legislatori.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti