Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
Sul finire degli anni sessanta dell’Ottocento la famigerata banda dei fratelli James imperversava nello stato del Missouri. I ribelli erano al servizio del più carismatico dei fratelli, Jesse James, bandito professionista dal grilletto facile, lo sguardo glaciale e i modi affabili. Numerose furono le rapine alle banche, ai treni e alle diligenze che la banda di Jesse James compì. Una delle più note è l’assalto di un treno a Gads Hill, nel Missouri. I passeggeri svaligiati raccontarono che il capo della banda, un uomo alto ed elegante, dichiarò di “”non voler derubare donne e lavoratori, solo facoltosi gentlemen””. E mantenne la parola: restituì il portafoglio a un prete chiedendogli di “”pregare per le nostre anime””, e l’orologio d’oro al capotreno “”perché guadagnato con la fatica e il sudore””. Jesse non fu un fuorilegge qualsiasi ma una sorta di Robin Hood, combattendo con la pistola contro l’ingiustizia, per realizzare una vendetta che molti suoi compatrioti sognavano. I membri della banda lo rispettavano se non, addirittura, veneravano. Fu proprio un ragazzo dei suoi, poco più che ventenne, a ucciderlo. Il ragazzo si chiamava Robert Ford, era il più piccolo di cinque fratelli tutti affiliati a Jesse James, era frustrato per il credito minore ricevuto in seno alla banda e sperava continuamente di farsi apprezzare dal carismatico leader. L’ostinata diffidenza di Jesse per Robert trasformerà però l’ammirazione in disprezzo. Fino a che il ragazzo freddò Jesse James con un colpo di pistola a tradimento. Era il 3 aprile 1882. Era l’inizio della leggenda del “”bandito sociale””.
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