21 marzo

21 marzo

Condividi

Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare

Almanaccando

Al passaggio tra il 20 e il 21 marzo, insieme all’equinozio di primavera, si celebra Naw-Ruz che, per molte popolazioni, rappresenta il Capodanno. Naw-Ruz, letteralmente “”nuovo giorno””, celebra l’avvento del nuovo anno per tutte quelle culture di derivazione persiana, quindi per buona parte dei paesi del Vicino e Medio Oriente, del Caucaso e dell’Asia Centrale. L’uso di fissare l’inizio dell’anno in corrispondenza dell’inizio della primavera è una pratica arcaica e diffusa. Il 21 marzo si festeggia la fine dell’oscurità e il risveglio del calore e delle energie naturali. I festeggiamenti del Naw-Ruz durano in tutto tredici giorni, durante i quali si perpetuano rituali antichi. La prima notte si accendono i falò, attorno ai quali la gente si riunisce dando vita a canti e danze. In tutte le case viene preparato il tavolo delle “”Sette S””, sul quale vengono disposti sette elementi simbolici che, in lingua persiana, hanno tutti l’iniziale in “”S””, esibiti in bella mostra come auspicio di prosperità e salute. Nel tredicesimo e ultimo giorno di festeggiamento tutti, ma proprio tutti, si riversano fuori casa per un obbligato pic-nic. Qualsiasi spazio verde viene occupato per stendere tovaglie e appoggiarvi cibi. Mentre, nelle case rimaste deserte, anche i ladri fanno a loro modo festa. È risaputo, infatti, che la sera di quel giorno si registri un picco vertiginoso di denunce per furto.
[rf]

Condividi