Buon martedì fiducioso
Vedendo ieri la lista delle scuole che sono rimaste al gelo causa caldaie inadeguate o male gestite o male progettate o male manutenute, ho pensato come siamo folli ad affidare solo all’energia elettrica la nostra sopravvivenza.
Se un matto qualsiasi riesce a colpire tre tralicci tre, succede, come già successo con il black-out causato da un fulmine che ha rabbuiato mezza Italia nel settembre del 2003, succede che non solo staremmo tutti al freddo (le caldaie non si accendono senza energia elettrica) non potremmo nemmeno protestare perché i telefonini dopo poco sarebbero scarichi, non potremmo lavorare e nemmeno fare la spesa perché le serrande senza motore non si alzano, per non parlare di quanti sarebbero immobili e rinchiusi negli ascensori.
Ieri, solo per un po’ di gelo, nemmeno artico, a Suzzara, Motteggiana, Sustinente, Pozzolo, San Silvestro, Serravalle, Roncoferraro, Sabbioneta e Mantova, per citare le più note, le scuole sono rimaste in parte chiuse, causa il non corretto funzionamento delle caldaie.
Il “disguido” questa volta è stato causato dal gelo, ma è certo un “assaggino” di quello che potrebbe succedere se mancasse l’energia elettrica avendo affidato tutto, ma proprio tutto, senza soluzione di scorta, all’Enel e agli altri distributori di energia.
Siamo, per usare un eufemismo, un po’ improvvidi.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti
Immagine: Italia al buio domenica 28 settembre 2003