Buon lunedì protetto
Non bisogna essere degli esperti in telecomunicazioni per capire che se vogliamo portarci il telefonino o smart phone o cellulare, in tasca o nella borsetta, ci devono essere dei ripetitori ogni tanto che tengono agganciati il nostro inseparabile mobile, con le cellule.
In campo aperto serve un ripetitore almeno ogni 5 km, in aree orograficamente complesse o nei centri abitati, anche molto più vicini tra di loro.
Conseguenza di questo é che, tenendo conto che sono almeno tre gli operatori che hanno impianti propri, se non usano tutti lo stesso punto per il ripetitore, abbiamo, e abbiamo avuto, una proliferazione di tralicci e traliccetti da cui partono onde elettromagnetiche che ancora la scienza non ha saputo dire, con certezza, se sono veramente innoque per la salute.
Il Comune di Mantova ha fatto una mappa di luoghi dove non mettere i ripetitori, ma anche di luoghi in cui poterli mettere perché lontani dai centri abitati o da luoghi frequentatissimi come scuole e ospedali.
In attesa di scoprire se ci scaldiamo il cervello con le emissioni di quanto portiamo tranquillamente addosso o con quelle che derivano dalle antenne sopra le nostre teste, meglio autorizzare le antenne giuste (non troppo potenti) nei luoghi giusti (isolati e con pochi ostacoli davanti).
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti