Dieci giorni fa il pro-Rettore Unibs: ""non si chiude niente""
Dramma professioni sanitarie
Alcune settimane fa c’erano state le prime avvisaglie di una volontà da parte dell’Università di Brescia di chiudere o riformare alcuni corsi impartiti nella sede della nostra città. Avevamo allora chiamato a rispondere ai nostri microfoni il Pro Rettore dell’Università degli Studi di Brescia per chiarire la situazione in mancanza di novità e certezza sul futuro della sede di Mantova appunto. Il professor Daniele Marioli sembrava avere le idee chiare sull’orientamento del suo ateneo e aveva ribadito più volte con fermezza che parlare di chiusura fosse sbagliato.
Oggi però è di dominio pubblico la drammatica notizia della quasi ufficiale decisione da parte dell’Ateneo bresciano di chiudere invece il corso di laurea in fisioterapia fino ad ora organizzato presso l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma. Si tratta di un corso di studi che il più delle volte riesce a garantire in tempi brevi un’occupazione a gran parte dei suoi diplomati, una grave perdita per la città e i suoi futuri studenti universitari se venisse confermata la sua chiusura definitiva.
Il condizionale è d’obbligo perchè ad oggi i docenti e i responsabili dei corsi di laurea non possono rilasciare alcuna dichiarazione, mentre la Direzione Generale del Carlo Poma ribadisce che non c’è nulla di ufficiale e niente è cambiato rispetto a qualche settimana fa. Anche l’Università degli Studi di Brescia per ora non conferma nè smentisce l’indiscrezione, ma fonti vicinissime ammettono l’ufficiale chiusura del corso di fisioterapia, la cui comunicazione ai docenti sarebbe stata data proprio ieri durante il Consiglio di corso a Brescia.
L’attenzione sugli sviluppi futuri rimane alta, anche perchè si vocifera che il corso di laurea per tecnico di radiologia potrebbe essere la prossima vittima della riorganizzazione prevista dall’Università di Brescia.
[Lorenzo Pirovano]