Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare
Almanaccando
C’è un leitmotiv che attraversa tutta la storia del cinema, da oltre un secolo, dal bianco e nero muto al 3D in dolby surround: il pop-corn. Mi sono spesso chiesto come fanno a scoppiare i chicchi di mais e trasformarsi in pop-corn. Ho finalmente scoperto che la percentuale di acqua contenuta nel chicco sotto effetto del calore comincia a bollire, fino a trasformarsi in vapore. La pressione nel chicco aumenta fino a quando il guscio cede, e avviene lo scoppio. La parte bianca che fuoriesce è l’amido contenuto all’interno del chicco, cotto dall’acqua prima che il “”corn”” facesse “”pop””. Nella storia moderna del pop-corn c’è una data ufficiale: 22 febbraio 1630. Era il giorno del Ringraziamento, e l’indiano Quadequina della tribù dei Wampanoag portò in omaggio ai coloni inglesi del Massachusetts, una serie di prodotti tipici tra cui una busta in pelle di daino piena di pop-corn. I coloni apprezzarono, e cominciarono a mangiarli a colazione mescolati al latte. Poi, nel corso dell’Ottocento, divennero snack da passeggio e, infine, entrarono nei cinema. Pare che attualmente negli States ogni americano ne consumi ogni anno 67 cestelli. Extralarge, ovviamente.
[rf]