Buongiorno lettori!
Tanti consigli di lettura questa mattina e una super ospite,: ai nostri microfoni c’è la scrittrice Teresa Ciabatti che ci racconterà del suo ultimo libro “la più amata” edito da Mondadori.
Da non perfere!!!
Luca Giachi, Come una canzone, Hacca
Si muove con grande naturalezza e consapevolezza in una Roma che sembra cambiare paesaggio umano ad ogni quartiere, Mattia il protagonista del secondo romanzo di Luca Giachi, scrittore e musicista. Trentaquattrenne reduce dall’ennesima delusione sentimentale viene convinto dal suo migliore amico a ritornare a suonare in una band. Grazie anche alla presenza di Letizia, dalla voce bellissima. Nel romanzo la vita quotidiana di un gruppo di trentenni tra la voglia di seguire i proprio sogni e “ma chi te lo fa fare” del mondo circostante. La musica fa sentire Mattia vivo, ma è pronto a rischiare tutto per la sua passione?
Patrik Ourednik, Caso irrisolto, Keller
Gli scacchi che vedete in copertina non sono casuali e anzi sono vostri!
Perché Caso irrisolto è una sfida al lettore o meglio una partita a scacchi tra lo scrittore e il lettore. Non fatevi quindi ingannare dalla trama gialla e dalle indagini di Vilem Lebeda, ispettore capo di un ordinario quartiere di Praga, che si trova a dare i conti con un incendio doloso, un suicidio sospetto e una violenza ai danni di una giovane studentessa. Tutto il romanzo è in realtà un ingegnoso gioco a incastri, una parodia del romanzo poliziesco, una satira non troppo velata della società della comunicazione, uno schiaffo morale al mondo che abitiamo. E’ una trappola da cui il lettore non riesce a uscire grazie all’intelligenza e alla maestria dello scrittore ceco.
Marilynne Robinson, LE CURE DOMESTICHE, Einaudi
“Mi chiamo Ruth. Sono stata allevata insieme a mia sorella più piccola, Lucille, da mia nonna, Mrs Sylvia Foster, e quando lei morì dalle sue cognate, Miss Lily e Miss Nona Foster, e quando loro scapparono via, da sua figlia, Mrs Sylvia Fisher. Siamo passate da una generazione all’altra, ma abbiamo sempre vissuto nella stessa casa, la casa della nonna, costruita per lei da suo marito, Edmund Foster, un impiegato delle ferrovie
che lasciò questo mondo molti anni prima che io ci entrassi. Fu lui che ci relegò quassù, in questo posto inverosimile”. Comincia così Le cure domestiche il romanzo di esordio di Marylinne Robinson, già uscito in Italia nel 1988, e che Einaudi ripropone ora, sempre con la traduzione di Delfina Vezzoli, dopo il successo della trilogia composta da GILEAD, CASA, LILA. Le cure domestiche è un romanzo da leggere lentamente per i tanti riferimenti letterari, gli incastri, i giochi speculari, lo stile poetico e la sottile ironia con cui viene rappresentato il microcosmo di Fingerbone. Un mondo tutto al femminile dove gli uomini sono assenti o rappresentano in qualche modo l’autorità come il preside e lo sceriffo. E nonostante racconti di due ragazzine orfane, di una famiglia quanto mai originale, di un luogo fangoso e deprimente, il romanzo lascia una calda sensazione di lievità, un pizzico di conforto, un alito di libertà, il pensiero che crescere è sempre