Buona domenica irrigata
Non c’é bisogno di essere dei metereologi per accorgerci che il tempo, le temperature e le precipitazioni stanno cambiando.
Checché ne dicano i negazionisti alla Trump, la terra si sta scaldando, i ghiacciai si sciolgono, i terreni, anche i nostri, si desertificano.
Da noi è caduta poca acqua dal cielo, poca neve sui monti e i bacini sono al minimo con gli agricoltori, giustamente preoccupati.
Cosa fare oltre alle processioni, ai rosari e alle danze della pioggia?
Cambiare metodi e abitudini sia per cercare di ridurre, se ancora siamo in tempo, le cause di tutto queste siccità alternate, sia perché c’é chi ha già affrontato, nella produzione agricola, questi problemi come chi riesce a strappare al deserto terreno fertile con l’irrigazione non a pioggia ma a goccia.
Smettere di piantare l’assetato mais o altre piante che bevono come spugne, ad esempio, sarebbe già una buona scelta, così come sarebbe bene fare qualche doccia in meno come sostengono, anche gli inascoltati dermatologi.
Il resto é solo sterile lamento.
A risentirci martedì, domani, l’informazione riposa.
@robertostorti