Buon giovedì abbattente
La città é tutta un cantiere, da Pradella, che durerà un bel po’, a quelli di viale Gorizia che sono stati fulminei, a quello del cavalcavia che fa penare progettisti, cittadini e amministratori.
Il risultato è complessivamente positivo, nonostante l’inevitabile disagio ma, quel che più conta, almeno nel rifacimento dei marciapiedi, non é solo il risultato estetico ma, soprattutto positivo per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per i nuovi segnali orizzontali posti in prossimità degli incroci e delle fermate bus affinché siano intercettati dai bastoni degli ipovedenti.
Quello delle barriere architettoniche non é un problema da poco, soprattutto in una città, come Mantova, dove l’età media si innalza più velocemente che da altre parti.
L’attenzione e il rispetto per chi fatica a deambulare, iniziato dalle periferie, alcune delle quali erano, addirittura, senza marciapiedi da quasi sempre, deve però continuare anche in centro storico perché non é ammissibile che i marciapiedi della centralissima Via Roma o i portici di Corso Umberto e Piazza Erbe siano problematici a cominciare dalle carrozzine per bambini per proseguire con chi fatica ad alzare anche di qualche centimetro, il piede.
C’era un brutto scivolo in metallo, alla fine dei portici di piazza Marconi, brutto ma che faceva bene il proprio compito, ed é sparito.
Si smussi, almeno, in prossimità degli accessi, il rialzo marmoreo, perché gli scivoli sono necessari, e non solo lì.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti