Alcuni sintomi aumentano del 20-30% su bambini esposti
Presentate ieri conclusioni studio
E’ un tema particolarmente caro alla popolazione del comune di Viadana e di tutti quei comuni, dieci per l’esattezza, che costituiscono il “”distretto del truciolare”” più grande d’Italia in cui spiccano per dimensioni la Saviola di Viadana, che in questi giorni è alle prese con la protesta dei lavoratori contro il nuovo sistema retributivo, e la Frati di Pomponesco. E’ l’inquinamento e le sue conseguenze sulla popolazione residente.
Perchè parliamo di questo distretto? Perchè ieri è stato presentato uno studio curato dall’Università di Verona che conferma una correlazione tra danni genotossici (danni al DNA) e esposizione dei bambini ad alcune sostanze utlizzate per la produzione e la trasformazione del truciolato.
Per leggere meglio lo studio ci siamo collegati con chi ha diretto il team di ricercatori, ovvero il prof. Roberto De Marco, direttore della
Sezione di Epidemiologia e Statistica medica dell’Università di Verona.
Il prof. De Marco evidenzia l’importanza dei risultati dello studio: “”è un segnale d’allarme a cui devono seguire degli interventi e una presa di coscienza pubblica, anche se solo in futuro capiremo la specifica entità dei danni cellulari””.
Alla luce dello studio presentato ieri approfondiamo l’argomento, anche perchè sono più di dieci anni che alcuni cittadini e ormai
ex personaggi politici chiedono chiarezza e interventi sulle conseguenze dell’inquinamento provocato dal distretto del truciolato di Viadana.
Ci colleghiamo quindi con Luigi Gardini, ex consigliere comunale a Viadana con i Verdi e ora membro dell’associazione “”Noi, Salute, Ambiente””.
Gardini riconosce il lavoro fatto dai ricercatori ma ribadisce la necessità di intervento sui siti industriali da parte degli enti preposti: “”Come cittadini siamo un pò stufi ma non demordiamo. Anche i lavoratori potrebbero essere a rischio””.
[Lorenzo Pirovano]