Buon giovedì ordinato
Lo dice il computer, é colpa del computer, sono due frasi entrate nel lessico, soprattutto degli sportellisti pubblici, ma anche privati e delle banche, quando non si sa cosa rispondere o quando qualche cosa non funziona a dovere.
Sta succedendo in questi giorni a coloro che stanno aspettando i pagamenti dei lavori di sistemazione delle case lesionate dal sisma del 2012, cioè di cinque anni fa, tanto per dare dei riferimenti temporali, e si sente rispondere che siccome c’é da aggiornare il sistema dei pagamenti, ovviamente computerizzato, bisogna attendere e avere pazienza.
Viste le lentezze burocratiche, un ulteriore ritardo non fa né bene né piacere, ma soprattutto é rimasto l’unico sistema di pagamento?
Se non andava la calcolatrice si facevano le somme a mano, si compilava il modello a mano e si pagava perché l’essenziale non é che il computer sia contento ma che lo siano i cittadini a cui devono andare le attenzioni di tutti.
La balla del “lo dice il computer” funzionava 30 anni fa, adesso lo abbiamo imparato che, facendo tutto a mano, a volte, si fa molto prima e molto meglio.
Riprendiamoci le conoscenze e l’autonomia di lavoro dagli elaboratori o ordinatori, come li chiamano i francesi che non amano gli inglesismi, che, quando funzionano, gli ordinateur, sono solo più veloci, non certo più intelligenti e sicuramente non sono nemmeno furbi.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti