Buon sabato scusante
Quattro leoni da tastiera, per la precisione una leonessa e tre leoni, mercoledì scorso, sono entrati con la coda tra le gambe, la criniera rasata e le unghie rifilate, nella sede del Parco del Mincio di Mantova per chiedere “umilmente scusa” ed evitare così le pesanti sanzioni che una querela avrebbe potuto comportare.
Era successo che nel 2015, quando i canneti delle valli del Mincio bruciavano perché qualcuno, in barca, appiccava fuochi, la dirigenza del Parco aveva deciso di bloccare la navigazione per alcuni giorni.
Ai quattro leoni, la cosa non era piaciuta e “utilizzando frasi fuori luogo”, come gli avvocati hanno loro suggerito di ammettere, “insultavano Parco e vertici”.
Dopo la giusta e opportuna querela e dopo due anni di tempo per farsi tosare unghie e criniera, i leoni e la leonessa hanno chiesto scusa, ottenendo, in cambio, il ritiro della querela e, conseguentemente, la certezza di non dover mettere ulteriormente mano al portafoglio se non per pagare l’onorario dei loro avvocati difensori.
Bisognerebbe fare più spesso queste azioni “educative” nei confronti di chi crede che l’improperio, la calunnia, l’invenzione di false notizie e l’insulto siano la norma impunibile, nei social.
Anche i leoni diventano mansueti quando li tocchi nel portafoglio.
A risentirci o a rileggerci la prossima volta. Grazie
@robertostorti
