Buona giornata a Tutte/i
Iniziamo insieme un breve e semplice percorso storico (restando all’ombra) per strade e stradine mantovane cosiddette “minori”, quelle di cui si sa meno.
Il primo turno tocca a vicolo Bonacolsi, una stradina stretta ma suggestiva che si dirama un po’ storta da piazza Sordello, a sinistra guardando il Duomo. Lo storico Marani ricorda che appartiene al reticolo viario della Civitas Vetus, la zona più alta e più antica della città.
Il vicolo è attraversato da un arco e conserva, anche negli edifici che la fiancheggiano, un carattere medievale ormai rarissimo. Un tempo la strada doveva iniziare contro le mura di cinta della Civitas Vetus e sbucare in una delle vie che dettero luogo, al tempo dei Gonzaga in Piazza Sordello. Probabilmente le mura della città vecchia passavano nel punto in cui Vicolo Bonacolsi forma un angolo per poi assumere, proseguendo, la denominazione di Via sant’Agnese.
Nel Cinquecento questa stradina si chiamava Strada degli Uberti, prendendo il nome dall’antica e illustre famiglia che abitava nella grande casa tardo gotica il cui corpo originario è prospiciente al vicolo, sul lato della numerazione pari.
Nella seconda metà del Settecento il vicolo era chiamato Vicolo Bevilacqua o vicolo del Generale. Bevilacquaperché il palazzo Bonacolsi – Castiglioni , adiacente al vicolo, apparteneva ai Marchesi Bevilacqua , vicolo del Generaleperché, in questo palazzo, risiedeva allora il comandante austriaco delle forze militari in Mantova.
Fu nel 1787 che si deliberò l’attuale denominazione di Vicolo de’ Bonacolsi. Nel vicolo è interessante notare la presenza di una casa – Torre, forse appartenuta proprio ai Bonacolsi, la famiglia che precedette la signoria dei Gonzaga e che perdurò a Mn fino al 1328). A questa mole massiccia si appoggia in parte – e si conclude dall’altra parte sul fianco del Palazzo Bonacolsi Castiglione – il cavalcavia ad arco, molto caratteristico, probabilmente quattrocentesco.
Un caro saluto e … alla prossima “pillola”!
Maria Vittoria Grassi
Immagine tratta da Mantova vecchiotta