Disco Base proposto e commentato da Valeria Dalcore, giornalista
Ascolta il Disco Base della settimana
1. MICHAEL JACKSON "Remember The Time"
2. MICHAEL JACKSON "Heal The World"
3. MICHAEL JACKSON "Black Or White"
4. MICHAEL JACKSON "Will You Be There"
“Dangerous” può essere considerato l’ultimo, grande, album del “re del pop”.
Secondo i critici, Michael Jackson non è mai più riuscito a raggiungere i picchi creativi di “Thriller”, ed effetivamente hanno ragione, ma questo è sicuramente un album affascinante infatti è il prediletto di parecchi fans, compreso me. Può essere considerato il disco di intrattenimento perfetto! 14 canzoni che attraversano perfettamente la storia del pop e che rendono irrefrenabile il disiderio di fischiarne le melodie.
L’album è targato 1991 ed è accompagnato da pubblicità straordinaria per l’epoca… Michael Jackson, al pari della Coca-Cola, è il prodotto americano meglio eportato nel mondo. Il disco si apre con quattro pezzi-missili… venati hiphop-funk e r n’ b, uno stile che lo stesso Jacko chiamerà jack-swing. La prima song “Jam” e le successive 3: “Why You Wanna Trip On Me”, “In The Closet” e “She Drives Me Wild” immergono l’ascoltatore i un atmosfera di fracasso danzereccio alla quale anche il più duro dei tronchi di legno non può sottrarsi nel ballarvi. Poi la quinta canzone “Remember The Time” ci porta via con la fantasia, trascinati dalla voce del King Of Pop; atmosfere sognanti create dalla musica unica. Poi c’è forse il passaggio meno riuscito dell’album “Can’t Let Her Away” che con uno stile troppo avvenieristico e confuso fa storcere un po’ il naso a chi fino a quel punto ascoltava un album praticamente perfetto. Poi l’album prosegue con “Heal The World” una ballata in perfetto stile Jackson, che ricorda che tutti hanno un cuore e bisogna aiutare il prossimo, poi con interpretazione vocale perfetta unita alla maestria del chitarrista Slash abbiamo la vera hit dell’album “Black Or White”, il vero sucesso dell’ album ancora oggi tra i più trasmessi in radio.Poi il resto dell’album prosegue con le ballate “Will You Be There” e “Gone Too Soon” e il bizarro mix di gospel e bubble-rock “Keep The Faith” particolare ma riuscita; ho lasciato per ultimo i due veri capolavori dell’album più sottovalutato della storia: “Who Is It”, canzone straordinaria per musicalità, ritmo e soprattutto interpretazione vocale commovente, poi la title-track “Dangerous” tagliente e sinistra un concentrato di Jackson-style al 100%.
Si conclude così un disco con accenni rock, funk, r n’ b, rap e pop senza essere nulla di tutto ciò, un disco che ha venduto milioni di dischi e che può essere considerato l’ultimo capolavoro totale di Jakson… “un pendolo capace di ipnotizzare e mettere nella cesta più di venti milioni di persone..” questo è “Dangerous”, questo è Michael Jackson.