Nato a Mantova 55 anni fa, vivo ancora nella stessa casa in cui sono stato partorito, per rendere l’idea di quanto poco io ami i cambiamenti.
Di professione sono un impiegato, ma su questo non racconterò la storia: l’ha già fatto De André.
Ho impegnato un paio di decenni della mia vita al fianco di famiglie impegnate a ricostruirsi dopo le devastazioni provocate dagli alcolici, e il contatto con tutta questa sofferenza mi ha portato ad impegnarmi a fondo per divulgare informazioni sui pericoli conseguenti all’assunzione di vino, birra e altre bevande alcoliche.
A tal fine, insieme agli amici Roberto Argenta e Guido Dellagiacoma, sul tema, dal 2003 curo una quotidiana rassegna stampa, inviata via mail a chiunque desideri riceverla.
A tal fine, insieme a Enrico Baraldi, ho scritto e pubblicato quattro libri, che ci hanno resi piuttosto impopolari nel mondo della produzione e del commercio degli alcolici: “Vino e bufale” (2009), “La casta del vino” (2011), “Bianco e rosso al verde” (2014), “Vinosauro” (2015).
Ma la passione della vita è la Musica d’autore italiana.
Il mio sogno proibito è scrivere i testi per uno spettacolo teatrale che mi veda unico protagonista sulla scena, a declamare e spiegare i testi delle canzoni di Paolo Conte, con l’enfasi, l’entusiasmo, la passione con cui Benigni espone i versi della Divina Commedia.