Eagles
“Live”, 1980 (Asylum)
Pop / Rock
di Luca Petruzziello
Se dovessi consigliare un album, per iniziare l’ascolto della musica d’oltreoceano, il live degli Eagles sarebbe tra i primi di sicuro.
Lo penso sin da quando, poco più che tredicenne, mi capitò tra le mani; mia sorella, maggiore di sette anni, mi introdusse all’ascolto; non so per quale motivo sia stato pubblicato, ma di certo resta uno dei migliori live che abbia mai ascoltato; sia per qualità che per quantità (non guasta mai)!
Il periodo diciamolo era davvero fertile; appena sopiti gli echi dell’anno della svolta (1971); gli assi in cirolazione si precavano: dai Doobie Brothers al primo Springsteen, passando per i Fleetwod Mac; giusto per citarne alcuni!
Ma torniamo alla nostra pietra miliare; già la copertina, per l’epoca (siamo nel 1980), è qualcosa di particolare: una cassa per il trasporto di materiale musicale/scenico in rilievo; il fatto che poi sia il lavoro sia un doppio, compete con quest’ultimo soltanto il triplo No Nukes (concerto evento tenutosi a New York nel 1979), lo rende ancor più speciale; tutti i brani più importanti della band vi sono contenuti.
Dal country al blues; dal rock alle ballate romantiche!
Sono sicuro che il loro stile ed il modo di fare musica, abbia influito su molti gruppi ed artisti che si sono affacciati alla scena musicale negli anni ‘80.
Insomma, se chiudi gli occhi: puoi vedere la provincia americana che è in festa, come le lunghe strade che si distendono in mezzo ai canyon; non importa che il solo di chitarra in “Hotel California” sia considerato tra i migliori di sempre; la band ci vuole far scoprire gli States in tutte le sue versioni…East o West Coast, si viaggia ovunque; parole e musica si fondono magicamente nei quindici brani proposti, senza lasciare alcun dubbio; insomma, ci sono tutti i colori della libertà della mente!
L’album, è stato registrato durante i concerti dal vivo tra il 1976 ed il 1980 e chiude di fatto la carriera del gruppo nato nel 1974; in poco meno di un decennio gli Eagles hanno prodotto successi senza tempo come dimostrano le innumerevoli cover di:”I can’t tell you why” ad esempio.
La maggior parte dei loro evergreen, sono a firma del duo fondatore Frey – Henley (con quest’ultimo, che avvierà con successo la carriera solistica all’indomani del primo scioglimento del gruppo).
Chi non ha mai ascoltato: “Take it easy”; “Desperado”; “New Kid in town”…”Tequila sunrise”, quindi, corra a farlo; naturalmente tutte contenute nel live!
Insomma che tu sia un amante delle ballate stile Fandango (il film con le superbe musiche di un certo Metheny) o della libertà alla Kerouac (con il suo inno: Sulla strada), le Aquile riusciranno a non deluderti…
E se di un addio musicale doveva trattarsi, le reunion successive ci aiuteranno soltanto ad essere meno nostalgici, è stato il migliore di sempre!
Ancora oggi, quando desidero “staccare la spina”, le “Aquile” sono con me traslandomi in mondo di note dove è facile perdersi!