King Crimson
“In the court of the crimson king”, 1969 (Island)
Progressive
di Enrico Alberini
Album della mia formazione al progressive rock, in un periodo, agli inizi degli anni ‘70 in cui tutta l’arte fluisce rigogliosa e in cui più evidenti risultano le differenze fra gusti musicali dei matusa incollati ai Sanremo e Canzonissime di mamma Rai e i ‘ggiovani, esploratori di suoni distorti e psichedelici.
I King Crimson si elevano sul panorama della musica drogata di Woodstock, con sonorità raffinate, innovative e armonicamente complesse che li accompagneranno negli album successivi, in una battaglia secondo me vincente contro quelli prodotti dai Genesis neomelodici, dai Pink Floyd marchettari e dagli EL&P ridondanti.