Italo ci vuole a Reggio

Italo ci vuole a Reggio

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Forse saremo meno, ferroviariamente, isolati

Buon giovedì collegato
Forse saremo meno isolati.
Ci voleva un privato, l’azienda che propone Italo come treno veloce, a pensare di collegare la stazione Mediopadana, che si trova nei pressi di Reggio Emilia (55 km da Mantova), a pensare, dicevo, di togliere o ridurre l’isolamento ferroviario in cui ci troviamo.
Punta estrema della Lombardia, incuneata tra Emilia e Veneto, Mantova ha i vantaggi culinari delle zone di frontiera, prendendo il meglio delle tre culture, ma ha il peggio per quanto riguarda i collegamenti ferroviari che, da quando sono di competenza regionale, sono ulteriormente peggiorati con la non condivisione di competenze e materiale rotabile.
Ricordo, per i distratti che per andare da Levata a S. Antonio, si deve cambiare a Mantova perché il treno che proviene da Modena, non prosegue per Verona avendo già fatto uno strappo di fermarsi in una regione estranea a quella di appartenenza.
Sembra una esagerazione ma è così.
Adesso, la Ntv, società che propone Italo come alternativa alle frecce rosse, argento e bianche, delle FS, a costo zero per chi ha in tasca un biglietto veloce per i suoi Itali, 3 volte al giorno, partendo dalla fine ci Corso Pradella, porterà i mantovani alla futurista stazione mediopadana, in pulman, in attesa che anche i più tardi, capiscano che con i binari esistenti si può fare una metropolitana leggera che unirebbe tre capoluoghi, e tre regioni e una infinità di paesi tra Reggio, Mantova e Verona.
E’ questo, il periodo in cui maturano e ingialliscono le zucche, speriamo che anche quelle di chi deve, finalmente decidere, facciano altrettanto.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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