Le piccole storie di Maria Vittoria Grassi
C’era due volte una giovane strega nata per essere molto cattiva che si chiamava Rizzacapelli.
Un giorno però sua madre, la perfida maga Spaccasonno, si accorse che la figlia aveva una pericolosa tendenza ad essere meno cattiva del previsto. “La rimetto io sulla cattiva strada! – assicurò Spaccasonno all’orrendo marito Arrostibudella, – non ti preoccupare. caro: si spaventerà tanto che potremo iscriverla al concorso annuale delle dieci streghe più malvagie dell’universo!”.
Spaccasonno chiese quindi aiuto a uno dei più spaventosi incubi che aveva a disposizione, il bisterquinquenonno Aberrante, che si era convertito dopo aver disonorato per molti anni la famiglia con la sua tendenza a diventare quasi gentile”. Detto fatto, quella notte il bisterquinquenonno si presentò nel sonno alla nipote Rizzacapelli. Aberrante era un vecchietto piccolo e grinzoso, con la barba così lunga che la portava arrotolata tre volte attorno all’ascella destra. Da un occhio era orbo, dall’altro in compenso vedeva una pulce a un chilometro di distanza. “Eh, eh, eh, nipote mia – sussurrò soavemente a Rizzacapelli- ti sei messa nei guai: guarda cosa è capitato a me, quando mi sono messo contro la famiglia. Ho dovuto guadagnarmi il pane con il Gratta e Vinci perché con i miei atti di generosità e la mia pazienza mi sono rovinato la fama e nessuno più mi temeva, anzi: chiunque mi metteva i piedi in testa! Pensa che sono arrivato a compiacermi di sdraiarmi nei prati, rincorrere le farfalle, far ridere i bambini!.. I miei genitori piangevano di rabbia, i miei figli mi hanno cacciato di casa! Non faccio per vantarmi ma è stato un verso incubo Per questo sii più perfida che puoi: spaventa donne e bambini, sii feroce con le nonnine indifese, produci rumori raccapriccianti!…”.
Rizzacapelli fu molto colpita dalle parole di Aberrante, tanto che il giorno seguente si alzò all’alba e cominciò a rotolarsi nei prati, a rincorrere le farfalle e a far ridere i bambini del quartiere mostrandosi con mutandoni a strisce rosse e gialle e capelli azzurri. Passò una bellissima giornata nonostante Arrostibudella la inseguisse con un forcone rovente e Spaccasonno l’aspettasse a casa con aria feroce facendo roteare minacciosi mostri notturni. Ma Rizzacapelli non si spaventò, anzi decise che se il bisterquinquenonno era riuscito a campare con i Gratta e Vinci, a maggior ragione lei, che era giovane e intraprendente, sarebbe sopravvissuta decidendo della sua vita come voleva. Così smise di preoccuparsi di essere cattiva e di escogitare disastri per accontentare la famiglia.
Ancora oggi, se incontrate un’allegra e giovane strega con i mutandoni a strisce rosse e gialle e i capelli azzurri, non pensate al Carnevale: quella è Rizzacapelli, che gira le strade del mondo divertendo i bambini, rotolandosi nei prati e rincorrendo le farfalle. E se dietro di lei vedete qualcosa di bianco e morbido che si srotola sulla strada, non vi preoccupate: è la barba di Aberrante, che, nella fretta di seguire la bisterquinquenipote, solleva la sua ascella destra e lascia dietro di sé una lunga lunga coda di pelo.
Un caro saluto e alla prossima da
Vittoria