La traduzione in lingua italiana, naturalmente, non rende l’efficacia del dialetto, ma è d’obbligo: “Nebbia, freddo, e niente per cena”. La partita s’è infatti giocata alle ore 20 di lunedì 7 dicembre, nella nebbia (che ha tolto visibilità a tutti meno che ai giocatori dell’Alessandria), al freddo, e a ora di cena, senza offrire (a noi mantovani) alcunché di gustoso, anzi facendoci ingoiare 4 indigesti rospi. Cosa sia successo al Mantova non se lo spiega neppure Javorcic, che si scusa con la città, e promette di rimediare alla prossima, a Piacenza. Speréma.
Disegno solo i 4 gol, un po’ perché siamo in ritardo, e un po’ perché il Mantova ha fatto veramente poco (un tiro in porta, uno fuori e uno sul palo, il tutto, credo, ad opera di Dalla Bona, l’unico dei nostri che secondo me s’è salvato). Ho inoltre “rovinato” i disegni con strisce di bianchetto per rendere l’idea della nebbia e comunicare a chi li guarda un po’ di quella sofferenza visiva che abbiamo patito al Martelli.
Passan neanche 10 minuti e siam già sotto. La palla spiove nella nostra area e un tal Bocalon riesce a passarla indietro a Mezzavilla che dal limite fa un gol tutto intero.
Il secondo rospo arriva al 24’, su contropiede che libera un certo Branca sulla sinistra, con la nostra “armata Brancaleone” spiazzata; il suo tiro, secondo quanto s’è visto dai “distinti”, è “in bocca” a Bonato, ma finisce misteriosamente in fondo alla rete. I nostri due quotidiani parlano, uno di “diagonale imparabile”, l’altro di “gran diagonale”, e dal filmato di Sportube il nebbioso “giallo” resta senza risposta. Ma di sicuro è gol. E séma dal gat.
CLICK PER INGRANDIRE
Si spera in un diverso Mantova nel secondo tempo, ma dopo 25 minuti il neoentrato Marconi marca il tris.
CLICK PER INGRANDIRE
E dopo un altro quarto d’ora è quaterna. È Fischnaller, che, in mezzo a due o tre dei nostri, di testa mette dentro un bel cross di Sabato, a conclusione d’an gran brüt lünedì.
CLICK PER INGRANDIRE