Non si può morire in bici, sfiorati o tamponati

Non si può morire in bici, sfiorati o tamponati

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Buon giovedì vitale

Ieri, un altro ciclista, ha pagato con la vita, la passione di andare in bici.

E’ stato sfiorato o tamponato da un Suv.

Non si può continuare a morire su strade che sono diventate strette perché le auto sono diventate larghe e perché, spesso, chi guida le quattro ruote, ha troppa fretta e non ha la pazienza di aspettare il momento giusto per sorpassare, lasciando almeno un metro e cinquanta alla sua destra come ho visto fare, quasi sempre, se non sempre, in Francia, Olanda, Danimarca Svezia e altrove.

Abbiamo allargato le auto e le moto ma non le strade, e i risultati sono pessimi per tutti.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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