AA.VV.
“Forrest Gump – the soundtrack”, 1994 (Sony Music)
Multigenere
di Riccardo Savazzi
Estate 1995, Antonella ed io siamo in Val Gardena e di ritorno dal Rifugio Sasso Piatto, passando per il Rifugio Pertini e dopo aver da poco superato il Rifugio Federico Augusto, il cielo in un batter d’occhio si scurisce, si alza un forte vento ed inizia a piovere a dirotto. Noi siamo equipaggiati per affrontare situazioni del genere ma stare allo scoperto, con la pioggia ed il vento che si stanno intensificando, non è prudente.
In attesa che la bufera si plachi, decidiamo quindi di trovare riparo al Rifugio Valentini, posto in prossimità del Passo Sella e vicino alla fermata dell’autobus che ci riporterà a Santa Cristina.
Veniamo accolti dal tepore del locale e dopo esserci sistemati decidiamo di fermarci a mangiare, vista anche l’ora.
Fuori il temporale continua ad imperversare e la grandine si tramuta in neve.
Una famiglia romana infreddolita e fradicia, i cui componenti indossano abiti estivi non adatti per escursioni in montagna, viene fatta accomodare in un tavolo vicino al nostro.
Nel frattempo, nel locale si sta diffondendo una musica di sottofondo che cattura la nostra attenzione. Convinti che la radio del rifugio sia sintonizzata su una emittente radiofonica locale, consumiamo il nostro pasto, senza però distogliere l’interesse dalle canzoni che si stanno susseguendo.
È ora di lasciare il rifugio, il sole è tornato a fare capolino tra le nuvole che rapidamente si dissolvono, ma prima di uscire chiediamo al rifugista l’origine della musica che ci ha accompagnato durante la nostra prolungata sosta.
Con nostra sorpresa scopriamo che non si tratta di brani trasmessi da una radio locale, bensì della colonna sonora del film “Forrest Gump” della quale il rifugista aveva il CD.
Un lungo preambolo, però necessario come fatto altre volte nelle mie precedenti recensioni, per spiegare la scelta di proporre una Pietra Miliare “anomala” (una colonna sonora e non l’album di un/una solista o di gruppo musicale).
La colonna sonora è stata pensata e predisposta da Alan Antony Silvestri, newyorkese classe 1950, metà piemontese e metà irlandese, che annovera tra la sua produzione le musiche per altri film come Bodyguard, Fandango, Ritorno al Futuro, Predator, Chi ha incastrato Roger Rabbit, Bolle di Sapone, Super Mario Bros, Contact e tantissimi altri.
La colonna sonora di FORREST GUMP, è senza alcun dubbio una delle più amate di quegli anni, in quanto fortemente legata, musicalmente, con le diverse epoche storiche che il film racconta.
Nel film si narra della vita di Forrest, ragazzo dal cuore d’oro ma affetto da un deficit cognitivo che però non ne ostacolerà la vita piena di felicità e l’essere protagonista di alcuni degli avvenimenti più importanti della storia degli Stati Uniti. Momenti storici che la colonna sonora arricchisce e completa con le sue trentadue tracce; hit degli anni sessanta, settanta ed ottanta, facendone un evergreen per gli amanti del sound di quegli anni.
Non è il caso di elencarle tutte, ma basti ricordare che sono presenti brani di Elvis Presley, di Joan Baez, di Aretha Franklin, di Bob Dylan, dei Buffalo Springfield, dei Doors, dei Byrds, di Simon & Garfunkel, dei Jefferson Airplane, dei Lynyrd Skynryd… e di tanti altri.
Quasi tutte le tracce, sono contraddistinte da una sonorità dolce-malinconica, dove la melodia regna sovrana nella sua immediatezza e semplicità, suscitando in chi ascolta le più svariate emozioni.
Un vero capolavoro di composizione, non è un caso che la colonna sonora di Forrest Gump vendette a suo tempo la bellezza di dodici milioni di dischi.
Buon Ascolto e Buona Visione per chi non ha mai visto il film o lo vuole rivedere!