PierAngelo Bertoli “Eppure Soffia” (1976)

PierAngelo Bertoli “Eppure Soffia” (1976)

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Ospite il cantautore Luca Bonaffini

Ascolta il Disco Base della settimana

1. PIERANGELO BERTOLI "Eppure soffia"
2. PIERANGELO BERTOLI "La Bala"
3. PIERANGELO BERTOLI "Sera Di Gallipoli"
4. PIERANGELO BERTOLI "Per Dirti T'amo"
5. PIERANGELO BERTOLI "Due Occhi Blu"

discobase-fb-logoNel 1976, dopo una lunga gavetta condotta tra feste di piazza e festival di partito, per Pierangelo Bertoli giunge l’occasione a lungo attesa: grazie ai buoni uffici del chitarrista Alete Corbelli, la produttrice Caterina Caselli offre al nostro un contratto per l’etichetta discografica Ascolto. Esce così “Eppure soffia”, 33 giri d’esordio in cui l’impegno politico e civile dell’artista balza in primo piano in episodi quali “Non vincono” e “Prega Crest”, ma è in forte evidenza pure una vera vena d’autore che figlia le stupende “Per dirti t’amo”, “Sera di Gallipoli”, “E’ nato si dice” “C’era un tempo”. Se però si cerca un brano-manifesto, utile a fotografare al meglio il Bertoli-pensiero, si può ricorrere alla trascinante title-track: in “Eppure soffia” la descrizione dolente, rabbiosa di catastrofi ed orrori compiuti da individui privi di scrupoli, vengono contrapposti con potente effetto poetico alla forza primigenia, naturale del vento, che “accarezza sui fianchi le montagne / e scompiglia le donne fra i capelli / corre a gara in volo con gli uccelli”. Pochissime volte il cantautore emiliano saprà essere, in seguito, altrettanto efficace e pregnante

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Oltre a vicepresiedere come si conviene a un vicepresidente, ci guarda dall'alto dei suoi 192 cm. La foto non tragga in inganno.