Buon sabato costoso
Che si creda o meno al cambio climatico, siamo comunque costretti a mettere mano al portafoglio per treni ribaltati, pali della illuminazione piegati come fuscelli, case scoperchiate, capannoni pure, cantine allegate; ed solo una parte del censimento degli ultimi danni da maltempo.
Abbiamo ancora almeno 15.000 sulle 25.000 auto danneggiate da “sbollare” per la grandinata del luglio dello scorso anno e, forse, faremo in tempo a bollarle di nuovo perché abbiamo finito i garage disponibili.
Non siamo preparati a venti che ribaltano 7 vagoni di 22 tonnellate ciascuno, come è successo l’altro ieri a Villa Poma; dovremo attrezzarci e abituarci e a convivere, costruendo in modo diverso per non continuare a pagare come sta succedendo negli ultimi 2 mesi.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.
@robertostorti
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